C’è la Pigotta OSS e la Pigotta Infermiera, pronte per l’adozione.Sono i residenti di Villa Giulia a “dare un’anima” alle bambole Unicef. Un invito per questo Natale ad adottare una Pigotta “handmade” Il ricavato delle vendite aiuterà a salvare la vita dei bambini africani.
30 Novembre, Pianoro (BO)_ Ancora una volta sono loro, i nostri anziani, testimoni del saper fare, i “creatori” delle iconiche bambole dal cuore di pezza. Alcune di loro indossano la divisa dell’operatore sociosanitario, come omaggio al personale medico e sanitario e a tutto l’impegno del Sistema Sanitario Nazionale in questa pandemia.
Nell’ottica di un percorso volto al benessere psicofisico, i residenti di Villa Giulia di Pianoro sono alle prese con la realizzazione delle Pigotte. Dai vestiti ai capelli tutto è confezionato dalle loro mani con utilizzando lana e altri materiali da riciclare, in chiave sostenibile. Circa una trentina i residenti impegnati nel laboratorio, nell’ambito di una sinergia con l’Unicef che prosegue per il decimo anno. Oltre una decina le bambole di pezza già pronte ad essere adottate. La spedizione è omaggiata dalla CRA bolognese.
“Con entusiasmo rinnoviamo la vicinanza di Villa Giulia ad una realtà come l’Unicef a cui siamo da tempo legati – afferma la dott.ssa Ivonne CapelliAmministratrice della residenza per anziani. Nella nostra hall la Pigotta che incarna l’OSS di Villa Giulia attesta questo legame reso speciale dal lavoro dei nostri operatori e animatori che affiancano i residenti nel processo creativo” – conclude la dott.ssa Capelli.
Simbolicamente la Pigotta unisce, in un abbraccio virtuale e solidale, chi l’ha realizzata, un anziano, chi l’ha adottata e il bambino che avrà un futuro migliore perché inserito nel progetto di lotta alla mortalità infantile.