Amatissimi concittadini, personalmente non frequento facebook perché, spero mi capirete, ciascuno di noi spesso si scrive quel che si pensa o di cui si sia informati, anche in mancanza di un serio approfondimento.
La signora Santacroce scrive che le ho portato una buddleia, e la cosa ha suscitato alcune “perplessità”: chi dice che è una pianta alloctona, chi afferma che può nuocere a bimbi ed animali perchè tossica (quoque tu, Luisa,….), anche se Taranto è stracolma di oleandri ed anche se in Città “sovrano” impera l’asfissiante ailanto. Certo se ho solo un balcone o un piccolo giardino eviterò di tenere buddleie se temo per bambini o animali domestici ( anche se i gatti, nel mio, la buddleia che ho ritratto l’hanno sempre elegantemente snobbata….).
A mio modesto avviso nell’essere umano (anche il più moderno e intelligente che sia…) talvolta è carente quel “pizzico” di bioempatia, che poi significa solo un “piccolo sforzo” in più per considerare le cose anche dal punto di vista della Natura e dell’ecosistema. Traduzione : viste in un contesto di spazi territoriali più ampi, le buddleie non solo sono belle e meno invasive delle piante che ricordavo sopra, ma assolvono anche alla funzione di “foraggiare” un gran numero d’Insetti, sapete,di quei piccoli alati, pronubi e fondamentali per le catene trofiche,che oggi sventuratamente sono in netta diminuzione proprio a causa delle innumerevoli attività dell’uomo, fisiche e mentali, tra le quali annoveriamo purtroppo i pregiudizi, l’indifferenza, il menefreghismo/cinismo e la disinformazione e, non ultima, la carenza della capacità di capire che la Natura compie ad ogni istante, secondo per secondo, minuto per minuto, ogni sforzo possibile e immaginabile per il buon funzionamento della vita e della sopravvivenza ( anche la nostra…) su questo nostro splendido, munifico e irripetibile Pineta delle Meraviglie.
E lo fa anche servendosi d’una pianta definita “tossica” o “alloctona” ! Chiedo scusa se mi permetto di chiedere anche a Voi, cari concittadini, questo piccolo “saltello” culturale, e tale è il motivo del mio insistere con l’Amministrazione per istituire anche in Taranto un Museo di Scienze Naturali ed Ambientali che diventi scuola di bioempatia per tutti. Vi ringrazio per l’attenzione.