Change è termine inglese oramai abusato, pensate alla piattaforma internazionale di denuncia aperta al cittadino, ma piuttosto più legata, nel mondo anglosassone alla parola work per collocare il cambiamento – ecco il termine italiano, meno figo -, nella realtà.
La prima presentazione del libro: “Change” di Gianni Liviano, nel prato della Masseria Lo Jucco di Talsano, con la presenza di Gianni Florido e Cesare Paradiso, due anchorman d’eccezione, è riuscita a blandire il contorno dell’opera di Gianni, che propone una rilettura della pandemia italiana calata nella propria vita, le relazioni, le comunità, l’amicizia. Davvero un cambiamento. Se pensiamo per un solo attimo alla scorsa estate, che appare un secolo fa, Liviano presentava un libro-report sulle cose fatte in Regione. Una sorta di atto dovuto per chi sta per finire il mandato e quindi…
“Change”, ad un anno di distanza, senza interpunzione di sorta, come sottolinea Cesare Paradiso, è la presa d’atto, la naturale conclusione di una esperienza politica in Regione, per calarsi nella polis della quotidianità, fatta di eventi, cultura, fede, relazioni. Libro dunque da approfondire.