Le caratteristiche comuni, ai politici italiani vecchi e nuovi sono due: l’assenza di memoria e le scelte, che comportano poi dei costi, sono sempre fatte da altri.
L’assenza di memoria la stiamo sperimentando oggi dove, sulla pandemia, si discute di tutto omettendo di recitare un meo culpa sulle scelte passate che non sembra voler modificare nemmeno oggi, con decine di migliaia di morti fisiche e probabili moribondi, a gennaio e febbraio quando cesseranno cassa integrazione e vincolo per i licenziamenti.
Bisogna dirlo chiaro e tondo che il modello Formigoni nella sanità ha contaminato molto la sanità italiana, e si è rivelato incapace di gestire epidemie e ancor meno pandemie, ma che non sembra affatto essere messo in discussione.
Il nucleo centrale di quel modello era ed è il progressivo allargamento ai privati, in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, dì funzioni importantissime svolte dalla sanità pubblica. Andrebbe anche bene se si collocassero su un piano di parità. Non era e non è così. La pandemia lo ha dimostrato, senza alcuna ombra di dubbio.
